Il Birmano

Tra Storia e Leggenda

Nell’antica Birmania, oggi Myanmar, all’interno del tempio dedicato alla dea Tsun-Kyan-Kse viveva il monaco Mun-Ha il quale aveva consacrato la propria vita al culto della dea della trasmigrazione delle anime.

Il vecchio monaco trascorreva le sue giornate attorniato da 100 gatti tutti bianchi e con occhi color oro. Sinh era tra questi il suo preferito. Un giorno mentre il monaco era assorto in preghiera ai piedi della statua della dea che appariva tutta d’oro e con due zaffiri come occhi, un gruppo di predoni assaltò il tempio e lo ferì a morte. Il gatto Sinh salì sul corpo ormai esanime del suo amato padrone, quasi a volerlo proteggere, ed implorò con lo sguardo fisso negli occhi blu della dea una grazia. Fu allora che l’aspetto del gatto mutò: la sua pelliccia candida acquistò la preziosa tonalità dorata della statua, i suoi occhi divennero di un profondo blu zaffiro come quelli della dea, le sue estremità assunsero il colore caldo della terra mentre i suoi piedini che poggiavano sul corpo senza vita del caro padrone presero il colore candido della neve in senso di sacralità, come a simboleggiare la purezza del suo spirito.
Il giorno successivo anche i restanti gatti bianchi del tempio vestirono lo stesso mantello di Sinh.
Da allora essi divennero i sacri gatti del tempio.

Negli anni venti un miliardario americano nel corso di una crociera in Oriente, riuscì a prendere con sé una coppia di questi gatti sacri del tempio. Al lungo viaggio sopravvisse solo la femmina di nome Sita, che rimasta incinta del maschio, una volta giunta in Europa, dette alla luce la sua cucciolata a Nizza in Francia.

E fu proprio qui in Francia che nel corso della esposizione felina tenutasi a Parigi nel 1926 fu esposta una gatta discendente dei sacri gatti del tempio: la gatta Poupèe de Madalpour fu il primo Birmano della storia!

Come tante altre razze feline, a causa della Seconda Guerra Mondiale, anche il Birmano rischiò l’estinzione. Fu salvata solo una coppia di questi splendidi gatti e da essa pian piano venne ricostituita la razza.

Caratteristiche Estetiche

Il Sacro di Birmania è un gatto coloupoint e fa parte di quel gruppo di razze feline che recano in sé il gene Hymalayano che è proprio del gatto Siamese.
Il mantello è di colore avorio con tonalità più o meno calde, le “punte” ( muso, zampe, orecchie, coda, genitali) sono colorate ed in contrasto con il corpo. Il dorso avorio, la pancia bianca come pure bianchi i piedini detti “guanti”, le punte o points colorati, le particolari “V capovolte” di colore bianco disegnate sulle zampe posteriori sono le caratteristiche estetiche principali del Birmano. Il bianco candido dei piedini deve essere puro e nei soggetti da esposizione non deve oltrepassare la regione carpale.
Gli occhi sono blu con una tonalità che va dal celeste all’ardesia.
Il pelo è semilungo sui fianchi e sul corpo, più abbondante nella collaretta in particolare nei maschi, ed ha una tessitura setosa. Presenta un sottopelo molto scarso.
La testa è solida, ampia e arrotondata e vista di profilo risulta un po’ più lunga che larga. La fronte è leggermente bombata.
Il naso ha un profilo convesso detto “romano”con leggero stop e tartufo rivolto verso il basso. Gli zigomi sono alti e ben marcati, la mascella è robusta, le guance piene e il mento forte. Le orecchie sono di media grandezza, hanno il bordo arrotondato e risultano ben distanziate e leggermente inclinate in avanti.
Il corpo è leggermente allungato e piuttosto massiccio. L’ossatura è robusta e solida la muscolatura. Ha una dimensione medio-grande con zampe forti e non troppo alte, con piedi arrotondati e grandi.
La coda è di media lunghezza e proporzionata al corpo, ben fornita e portata a pennacchio.

Il Carattere

Il Sacro di Birmania ha uno splendido carattere: dolce, equilibrato, affettuoso, mai eccessivo.
Come il suo pelo che è “semilungo”e che quindi è da collocarsi a metà tra il “pelo lungo”del Persiano ed il “pelo corto “del Siamese, così pure il suo temperamento si presenta esattamente a metà tra il Persiano e il Siamese. Il Sacro di Birmania è una gatto-gatto: meno passivo del primo e più equilibrato del secondo o meglio il Birmano è un gatto con la tranquillità del Persiano e l’intelligenza e la giocosità del Siamese.
E’ un compagno adorabile che si lega al suo umano con tenerezza e devozione. E’ un gatto socievole che vive in armonia con bambini, cani ed altri gatti anche se il suo atteggiamento un po’ esclusivista lo porta spesso a ricoprire il ruolo di “figlio unico”. Ama la vita comoda d’appartamento a cui si adatta benissimo ma avendone l’opportunità non disdegna assolutamente una piacevole arrampicata su di un albero per osservare dall’alto ciò che lo circonda. Non ama la solitudine. Perciò, in caso di assenza prolungata del padrone è consigliato porgli accanto la compagnia di un altro gatto.
E’ molto intelligente e sensibile. Capta con facilità i vari umori della casa e in perfetta sintonia con il suo umano, guardandolo profondamente negli occhi, sembra saperne leggere i pensieri. Una volta appreso il suo nome, se chiamato si precipita pronto a ricevere coccole ed attenzioni che delicatamente contraccambia con gratificanti fusa.

I Colori

Colore Descrizione
Seal point :

SBI n

Pashmina

è il colore con maggiore contrasto. Il colore dei points va dal bruno scuro al nero e contrasta con l’avorio del mantello con sfumature dorate.
Blue point :

SBI a

Harvey – Giselle – Jamine

questo colore deriva dal seal di cui ne è una diluizione. I points sono grigio-blu intenso e l’avorio del mantello, più chiaro rispetto al seal, assumerà riflessi grigio-beige.
Chocolat point :

SBI b

Carina Rebell

più simile al seal, da cui proviene per mutazione genetica, è rispetto a questo più contrastato in quanto i points che qui assumono un colore marrone cioccolato, spiccano su un mantello avorio chiaro.
Lilac point :

SBI c

Kajal

come il blu è diluito del seal così il lilac lo è del chocolate. I points sono di un grigio rosato. Il contrasto è molto delicato su un mantello chiarissimo con riflessi magnolia.
Red point :

SBI d

portatore del gene “orange”, il red è come il seal un colore solido. I points sono di un rosso fuoco e spiccano su un mantello avorio chiaro con sfumature rosso dorato.
Cream point :

SBI e

Hanson

diluito del red, questo colore appare nei points con un rosa salmonato in contrasto con un mantello chiaro.

Varietà

Varietà tortie
Privilegio esclusivo delle femmine (salvo qualche sporadica eccezione) vede l’abbinamento dei colori “orange” (red e cream) al seal, blu, chocolate o lilac. Il colore che appare nei points è miscelato casualmente e fa di ogni soggetto un esemplare davvero unico.
Seal-tortie :

SBI f

Ortensia

abbinamento seal/red
Blue-tortie :

SBI g

Arlette – Hollywood

abbinamento blue/cream
Chocolat-tortie :

SBI h

abbinamento chocolat/red
Lilac-tortie :

SBI j

abbinamento lilac/cream
Varietà tabby
Il disegno tabby è la tigratura tipica del Gatto Selvatico e può presentarsi in tutte le colorazioni. I soggetti tabby presentano una  “M” disegnata sulla fronte del gatto, anelli sulle zampe e coda, un segno scuro che delimita i contorni del tartufo il cui colore può andare dal rosa al marrone, secondo il colore dei points. Il bordo interno dell’orecchio è bianco come pure bianco è il mento. Caratteristica è l’impronta a pollice sulla parte esterna dell’orecchio.
Seal tabby :

SBI n 21

Blue tabby :

SBI a 21

Unica

Chocolat tabby :

SBI b 21

Urbanus

Lilac tabby :

SBI c 21

Red tabby:

SBI d 21

Unica

Cream tabby:

SBI e 21

E’ possible ottenere soggetti in cui sia presente contemporaneamente il motivo tortie e il disegno tabby.